Podere Il Castellaccio
“Orio” Bolgheri DOC 2020
23,48 $
Rosso
Lieviti indigeni
Podere Il Castellaccio
Nella zona di Bolgheri a Castagneto Carducci, un vigneto di cinquant’anni di storia, Sangiovese, Ciliegiolo, Foglia Tonda e Pugnitello, varietà ormai scomparse dal patrimonio vitivinicolo locale; qualche varietà internazionale a seguire. Questo il tesoro di Podere Il Castellaccio, fatto risplendere con maestria artigiana da Alessandro e dalla moglie Enrica.
Toscana, Bolgheri
Castagneto Carducci (LI)
16.000 bottiglie prodotte in un anno
4,5 ettari vitati
6 varietà di vitigni
6 etichette prodotte
I prodotti di Podere Il Castellaccio
Podere Il Castellaccio
Sangiovese “Dinostro” Toscana IGT 2017
24,87 $
Rosso
Lieviti indigeni
Podere Il Castellaccio
Valénte Toscana IGT, 2020
27,65 $
Rosso
Lieviti indigeni
Podere Il Castellaccio
Orio Bolgheri DOC, 2024
29,15 $
Rosso
Lieviti indigeni
Podere Il Castellaccio
Dinostro Sangiovese Toscana IGT, 2023
23,72 $
Rosso
Lieviti indigeni
Podere Il Castellaccio
Somatico Pugnitello Toscana IGT, 2023
39,57 $
Rosso
Lieviti indigeni
Vitigni rari
Podere Il Castellaccio
Il Castellaccio Bolgheri Superiore DOC, 2021
92,43 $
Rosso
Lieviti indigeni
La storia
Negli anni 60 Luigi Corradini, nonno materno dell’attuale proprietario Alessandro Scappini, rileva la tenuta situata sulla collina di Segalari. Per impiantare i suoi primi vigneti Luigi è costretto ad andarsi a cercare i cloni nel Chianti: Pugnitello, Foglia Tonda e Sangiovese. Il passaggio è nelle mani del figlio Roberto, ma è con Alessandro, terza generazione, che avviene la svolta. Dopo esperienze completamente diverse il richiamo della terra e del vino fa capolino e Alessandro nel 2009 fonda ufficialmente l’azienda Podere Il Castellaccio: riprende in mano i vitigni autoctoni piantati dal nonno e punta tutto sulla diversificazione. Il percorso è tracciato.
Terroir & cantina
Nei vigneti del Podere Il Castellaccio si coltivano diverse varietà autoctone a bacca rossa, con il Sangiovese in primo piano, celebre protagonista della viticoltura toscana, oltre al Foglia Tonda e al Pugnitello, due vitigni molto rari. Le viti, che crescono in parcelle di circa quarant’anni d’età, sono coltivate con metodi naturali e vengono attentamente seguite durante il loro ciclo vegetativo. In cantina, le fermentazioni avvengono in modo spontaneo grazie alla presenza di lieviti indigeni.
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